Questo: sinistralucana.org

Posted by
Categories:

0 commenti  

Per aderire all'appello commentate questo post, o mandate una email a basilicatanooil@libero.it

Posted by
Categories: Etichette:

2 commenti  

Dario Fo
Franca Rame
Gianni Ferrara (Ordinario di Diritto costituzionale all'università la Sapienza di Roma)
Citto Maselli (regista)
Pasquale Scimeca (regista)
Daniele Silvestri (cantautore)
Andrea Rivera (Comico, cantante, autore di stornelli, giornalista citofonico)
Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo Soccorso)
Ulderico Pesce (attore)
Rocco Barbaro (attore)
Massimo Serafini (segreteria nazionale di Legambiente)
Raffaella Misiti (Acustimantico)
Andrea Satta (Tetes de bois)
Andrea Pelini (Tetes de bois)
Piero Sansonetti (direttore del quotidiano Liberazione)
Pierluigi Sullo (direttore del settimanale Carta)
Alberto Burgio (Professore di Storia della Filosofia Moderna all'Università di Bologna)
Francesco Muciaccia (Otium Records- Bari)
Alessandro Langiu -(Attore - Taranto)
Rosapaeda (Gruppo Musicale - Bari)
Faraualla (Ensemble vocale femminile - Bari)
Dario Schepisi (Cantautore - Bari)
Maria Giaquinto (Cantante - Bari)
Maya Calamita (ATS L'acqua in testa - Bari)
Folkabbestia (Gruppo musicale - Bari)
Giuseppe Volpe (Omphalos music - Terlizzi Bari)
Daniele Trevisi (Time Zones - Bari)
A3 (Gruppo musicale - Terlizzi Bari)
Manuela Trimboli (Illustratrice per l'infanzia - Bari)
Skiantos (Gruppo musicale)
Lara Maroni per Storie di Note (Agenzia di Promozioni Musicali)
Ass. Mus. Municipale Balcanica
Gianni Lucini (Giornalista e critico musicale)
Mama Roots band (Gruppo musicale- Brindisi)
Punkreas
Don Pasta
Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio
Locusta Booking Agency
Enrico Capuano
Punkadeka - Webzine
"Barletta"+ Orkestra Internazionalista
Ivano Fiore e i 70123 (Gruppo Musicale)
Crifiu- Rock in Sud
Biscazulù
Sergio Vacca (Cantautore)
Stefania Ormas (Pittrice - Barletta)
Doriana Doronza (Barletta)
Angelo Pantaleo (Tom Tom Studio - Bari)
Giorgio Arlorio (sceneggiatore)
Carlo Luglio (regista /napoli)
Pippo Di Marca (regista teatrale)
Roberto Giannarelli (regista cinema e televisione)
Pierpaolo Andriani (sceneggiatore)
Wilma Labate (regista)
Grabriele Trama (redazione aprile)
[...]

Nicola Monteleone
PRC Ferrandina
Mirella di Lucca - Ferrandina (Mt)
Titti De Simone - Deputata PRC, candidata Sinistra Arcobaleno Basilicata
Francesco Caruso - Deputato PRC
Daniele Gioia - aderisce per tutti i sud del mondo
Rosa Rivelli - candidata al Senato per la Sinistra Arcobaleno di Basilicata
Haidi Gaggio Giuliani
Giuliano Giuliani

Posted by
Categories: Etichette:

1 commenti  

Noi cittadini impegnati nella politica, nella cultura e nelle arti, nei lavori e nell’impresa, negli studi e nella ricerca non possiamo restare indifferenti o in silenzio dinanzi al pericolo di un vero e proprio annichilimento del destino dei cittadini della Basilicata per l’improvvida decisione di vincolare oltre il 60% dell’intero territorio lucano agli interessi delle Compagnie petrolifere.
Non riusciamo neppure ad immaginare quali siano le motivazioni che spingono le classi dirigenti a cedere alle multinazionali la sovranità su un territorio tanto vasto, con il rischio di una condanna a un miserabile destino, in cui le elemosine delle royalties petrolifere e delle sovvenzioni in aeternum potranno servire unicamente a portare impercettibili miglioramenti ad un irreversibile degrado ambientale, sociale e civile.
Siamo persuasi che le risorse naturali di un paese appartengano ai cittadini e vadano usate nel nell’interesse di tutti e, soprattutto, delle generazioni future. La popolazione lucana, che vive zone nelle quali le risorse naturali come l’acqua (si pensi che recentemente la COCA COLA ha acquisito le “Fonti del Vulture”), come quelle fossili (il petrolio e il metano) abbondano, invece di trarre beneficio da tale ricchezza, vede aumentare giorno per giorno la usa precarietà. In una logica in cui l’idea dello sfruttamento pervade di sé tutto, con violazione dei diritti all’informazione, corruzione, impoverimento delle campagne, assenza di futuro.
Esprimiamo la nostra solidarietà partecipe al Comitato lucano NO OIL e per le Energie Rinnovabili – costituito dalle associazioni e dai movimenti ambientalisti lucani e delle forze politiche della Sinistra d’alternativa – che sta cercando di far conoscere questa grave situazione di pericolo, ma incontra il silenzio delle istituzioni locali e nazionali. Il Comitato evidenzia la contraddizione che, da un lato, vede la Comunità Europea spronare i Paesi membri ad incrementare l’uso di energie rinnovabili e, dall’altro, l’Italia che dimezza gli obiettivi nazionali, tornando al passato. La Lucania – terra di scarsa densità demografica, di cospicue risorse d’acqua e giacimenti fossili – subisce questa contraddizione e, conseguentemente, il conflitto tra fonti di energia, ambiente e cultura locale è destinato a inasprirsi. La Basilicata – con il suo stato di estrema precarietà anche dei propri giovani – ha una storia debole innanzitutto perché è innanzitutto debole e precaria la condizione delle sue classe dirigenti, oramai avvitata su se stessa in una profonda crisi organica. Affrontare la precarietà è un’urgenza a cui bisogna mettere mano da subito, per contribuire a riportare questa regione nella storia. E, possibilmente, in una storia di avanzamento civile.
Che prospettiva potrà avere questa regione, se viene mutilata e brutalizzata persino nelle sue albe, nei suoi tramonti e nei suoi paesaggi?
Come accettare un destino, che è soprattutto fatto di fughe dalla Basilicata, di esodi paragonabili solo a quelli degli anni sessanta?
Lo stesso Mezzogiorno potrà avere un destino se ci sarà un ‘popolo del mezzogiorno’ che lo costruisce assieme alla politica ed ai governi. Il ruolo dei gruppi dirigenti deve essere quello di regolare e programmare, non potendo accettarsi una azione che, in una continua razionalizzazione dell’esistente, finisce con l’essere un fattore dell’accumulazione capitalistica, nell’intreccio perverso che si è determinato di mercificazione della politica e di politicizzazione dell’economia.
Tutto ciò, ovviamente, anche nella consapevolezza che la sfrenata corsa all’oro nero alimenta indirettamente la spirale scellerata della guerra.
Ecco, noi crediamo che tutto questo debba essere ricordato alle classi dirigenti. Che tutto questo debba essere appropriazione del popolo di Basilicata, affinché esso si riscuota ed esca dai processi di passivizzazione che il modello neoliberista imperante si porta dietro; affinché si contribuisca al prevalere di un interesse generale in grado di interpretare la storia, gli interessi e il destino di questa regione.
Noi speriamo di poter sostare ancora sulle rive dello Jonio e ammirare i paesaggi ritratti in tanta cinematografia d’autore; poter godere ancora quelle nitide luci catturate da Ortega e da Guerricchio, da Rosi e Arrabal; poter continuare a cogliere ancora gli smarrimenti di Levi e di Pasolini, cogliendo in questa parte del sud ‘tutti i sud del mondo’; poter ritrovare ancora la proverbiale convivialità che ha reso i lucani famosi in tutto il mondo. Non riusciamo proprio ad immaginare quel mare punteggiato di piattaforme per l’estrazione del petrolio, quei paesaggi, tratteggiati da Francesco Rosi, degradati per le mene egoistiche e miopi dei prepotenti.
Il Comitato NO OIL si è meritevolmente assunto un grande compito che ci auguriamo incontri una risposta responsabile di tutta la regione. È questo il senso di un appello scritto per la salvezza della Basilicata, raccogliendo adesioni anche al di fuori di essa.

Posted by
Categories: Etichette:

0 commenti  

 
>